“Chiedo scusa, sono addolorata, non ho parole. Gli sono vicina come mamma”. Con queste parole, rilasciate al Tg1, la madre di Giacomo Frasconà (in foto), il ventenne fermato insieme al fratello Mario (18 anni) e al padre Antonio (48 anni) per l’omicidio del sedicenne Giuseppe Di Dio, ha chiesto perdono alla famiglia della giovane vittima.
La donna, visibilmente provata, ha raccontato che, a suo avviso, il marito non avrebbe preso parte ad alcuna “spedizione punitiva”, ma si sarebbe recato al bar soltanto per riportare a casa il figlio.
“Mio marito, secondo lei, portava un figlio a fare una strage? – ha detto davanti alle telecamere – Che padre sarebbe uno che porta suo figlio a farsi trent’anni di carcere? Ma stiamo scherzando?”.
Intanto, la Procura di Enna ha chiesto la convalida del fermo per i tre indagati, accusati – a vario titolo – di omicidio e detenzione illegale di arma da fuoco.
L’intera comunità di Capizzi resta sconvolta da una vicenda che ha scosso nel profondo un piccolo centro montano, dove tutti si conoscono e dove ora si attende con dolore che la giustizia faccia il suo corso.
Al tg1 parla il vero obiettivo del killer: "dopo una lite mi avevano già minacciato".