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05/07/2025 06:00:00

"A Marsala c'è un manovratore esterno in zone grigie". Così Sturiano difende Grillo

Le affermazioni di Enzo Sturiano durante la seduta del consiglio comunale di Marsala, del 3 luglio, sono gravissime.

Parla di un manovratore esterno, che si muove in una zona grigia. Si erge a paladino della difesa dell’Amministrazione Grillo. I colleghi d’Aula lo hanno ripreso per quella firma sul comunicato del sindaco e della giunta, a seguito della rinomina dell’assessore Donatella Ingardia. 


 

La giunta continua a lavorare… e promette che, prima o poi, qualcosa succederà.

Il comunicato nella sua imbarazzante prosa recita: “In un momento in cui la nostra città ha bisogno di coerenza, visione e coraggio, non possiamo che rinnovare con forza il nostro sostegno al progetto amministrativo che in questi anni ha dato risposte concrete e visibili alla comunità marsalese, realizzando progetti e iniziative che la città attendeva da decenni”.

L’affondo e la tutela dei cittadini(altra recita): “Per i cittadini è incomprensibile quanto sta accadendo. Non interessano le divisioni interne ai partiti, né le strategie di palazzo: ciò che la gente chiede è chiarezza e capacità di dare risposte. Ed è quello che con grande determinazione abbiamo fatto fin dal primo giorno”.

Poi un colpetto al passato, che come il prezzemolo ci sta sempre bene: “Abbiamo ereditato una macchina amministrativa da riorganizzare completamente, attraversato l’emergenza sanitaria del Covid, affrontato l’ostruzionismo di chi ha preferito puntare sul fallimento anziché collaborare. Eppure, abbiamo messo al centro la città, ottenendo risultati ragguardevoli e attesi da decenni, che oggi sono sotto gli occhi di tutti”.

 

 

Infine ci spiegano perché dobbiamo sceglierli, chi sono i buoni(se lo dicono da soli) e chi sono i cattivi: “Ecco perché oggi, più che mai, occorre difendere e rafforzare questo progetto. Non per rispondere alle provocazioni di chi ha scelto l’autoreferenzialità, ma per dare una risposta forte e unitaria a una città che cinque anni fa ha scelto di voltare pagina e non ha nessuna intenzione di essere ostaggio di logiche calate dall’alto, di scelte prese egoisticamente da altre parti della provincia. È in questo quadro che, pur proseguendo con determinazione il nostro percorso, continuiamo ad auspicare che il centrodestra possa ritrovare compattezza, nella consapevolezza che il valore della coalizione e della condivisione del progetto politico viene prima delle legittime aspirazioni personali o delle logiche di parte”.

 

La ciliegina sulla torta: “È tempo di scegliere da che parte stare: dalla parte di chi lavora per la città o da quella di chi lavora contro. Noi abbiamo scelto di stare con la città. E andiamo avanti”. Quindi tutti gli altri sono contro, una semplificazione così nemmeno a Macondo. Ma attenzione qui la deresponsabilizzazione per avere fatto fuori la Ingardia e poi ripescata: “Abbiamo molto apprezzato questo gesto di generosità politica e oggi, venuta meno per cause a noi non imputabili la possibilità di tale ricomposizione, intendiamo avvalerci del suo contributo all’interno della squadra di governo, certi che potrà continuare a offrire il prezioso apporto che fin dal suo insediamento ha contraddistinto la sua azione”.

Sfiorato l’eroismo, la giunta continua a lavorare… e promette che, prima o poi, qualcosa succederà.


 

Cavasino: Questa non è la giunta dei migliori, è la giunta dei più adatti

E’ l’unico consigliere, magari non direttamente  occupato a pensare alla personale campagna elettorale, a centrare il punto della questione. C’è un nodo politico chiaro, ci sono controsensi e cortocircuiti che sono sotto gli occhi di tutti. 

Cavasino lo dice: “Mi chiedo quali risposte concrete i firmatari del documento abbiano dato alla città? Dopo 5 anni non vi è stata una iniziativa che è stata portata a termine da questa Amministrazione. Nel vostro comunicato parlate di coerenza e di coraggio, ma mi chiedo il coraggio e la coerenza è quello di restare e tornare su quella poltrona accanto al sindaco a qualsiasi costo?”. Cavasino indica le mosse  come pura e mera strategia di palazzo, messe in atto da chi quel palazzo lo abita, parole chiare contro la giunta e il sindaco: “Voi e il coraggio viaggiate su due distinte rette parallele. Questa non è la giunta dei migliori, è la giunta dei più adatti”.

In compenso la giunta è così adatta che persino gli applausi tardano ad arrivare.

 


 

Sturiano, la difesa ad oltranza di Grillo e il manovratore

Non sono i consiglieri comunali a lavorare contro la città, precisa, ma alcune persone, poi dice non si sa nemmeno chi: “Spiace ricordare che si è chiuso il convito audiofonolesi”, sottolinea poi che solo grazie all’impegno suo e del sindaco si è scongiurata la chiusura. Ricorda anche il capitolo di bilancio per il porto dove-dice- si sbaglia ad allocare la somma. Sturiano parla di un manovratore: “Non sto attaccando i consiglieri ma ci sono referenze negative sulla mia città. Chi si muove si muove in zone grigie e non ha un nome e cognome ben definito. Questo è grave”. A chi si riferisce Sturiano? Chi è il manovratore che blocca lo sviluppo della città? Quasi un burattinaio che muove le fila. Affermazioni gravi, sa che c’è qualcuno ma non conosce il nome. 

Diamo un suggerimento per il prossimo documento condiviso dalla giunta: “Un fantasma in regia”.



 



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