Il giudice di pace di Trapani ordina al Trapani Calcio di pagare 6.092 euro al commercialista finito nella bufera dei crediti fiscali. Un nuovo capitolo nello scontro tra l'ex consulente e il patron granata.
Non c’è solo la giustizia sportiva a impensierire Valerio Antonini. Stavolta tocca a quella ordinaria. Con un provvedimento firmato dal giudice di pace di Trapani, il patron del Trapani Calcio si vede recapitare un decreto ingiuntivo: entro 40 giorni, la società FC Trapani 1905 srl dovrà pagare 6.092 euro al dottor Francesco Vulpetti, commercialista trapanese che negli ultimi mesi è stato bersaglio della campagna social di Antonini e che, secondo lo stesso presidente, sarebbe uno dei principali responsabili della vicenda dei crediti fiscali falsi.
Il giudice Fulvio Tuttolomondo, con provvedimento depositato il 7 giugno 2025 (RG n. 1438/2024), ha accolto il ricorso di Vulpetti sulla base della documentazione allegata. La somma comprende compensi professionali (6.000 euro) più spese legali e accessorie (145,50 euro).
La rottura tra Antonini e Vulpetti
Fino a poco tempo fa, Vulpetti era il consulente di fiducia di Antonini. Poi la rottura improvvisa: Antonini lo ha accusato, pubblicamente, di essere il regista della truffa legata all’utilizzo di crediti d’imposta inesistenti. Una truffa che ha causato 8 punti di penalizzazione al Trapani Calcio, 4 ai Trapani Shark, e sei mesi di inibizione allo stesso Antonini.
Il commercialista ha reagito con un comunicato duro, respingendo ogni accusa:
“Non abbiamo gestito nulla. Abbiamo solo segnalato un’opportunità commerciale. Le accuse sono gravemente diffamatorie.”
E ha anche rivelato che Antonini gli deve decine di migliaia di euro per incarichi professionali svolti negli ultimi due anni. Ora, la prima parte di quei compensi è stata riconosciuta anche dal giudice.
Il contenzioso si allarga
Il decreto ingiuntivo potrebbe essere solo il primo passo. Vulpetti, infatti, ha annunciato di voler tutelare la propria immagine in sede penale, dopo gli insulti ricevuti via social, e potrebbe agire per danni ulteriori.
Da parte sua, Antonini ha annunciato una controdenuncia alla Guardia di Finanza, sostenendo che Vulpetti avrebbe “mentito sulle verifiche effettuate” e garantito personalmente sulla validità dell’operazione con il Gruppo Alfieri SPV.