Proseguono senza sosta le indagini sulla strage di Monreale, avvenuta lo scorso 27 aprile quando una sparatoria ha provocato la morte di tre persone, lasciando una comunità intera sconvolta e con ancora troppi interrogativi senza risposta.
Nelle ultime ore, un importante sviluppo: un testimone oculare, sopravvissuto alla sparatoria, ha deciso di parlare. La sua testimonianza fornisce nuovi elementi fondamentali per risalire al terzo componente del commando armato, che al momento è ancora ricercato.
Secondo quanto riferito, l’uomo visto sparare nella notte della strage sarebbe alto circa un metro e settanta, magro, con capelli scuri e una barbetta chiara. Aveva in mano quella che sembrava una pistola Beretta e, dopo aver fatto fuoco sulla folla, si sarebbe alzato in piedi sulla sella di una moto Bmw, esultando con un gesto di sfida, mostrando i muscoli, prima di allontanarsi con i complici.
Una scena agghiacciante, che dà l’idea della freddezza e della sicurezza con cui il gruppo ha agito. Gli investigatori sono al lavoro per identificare il motociclista e ricostruire l’intera dinamica della strage.
Per l’agguato è stato già arrestato Salvatore Calvaruso, accusato di aver sparato, ma non di essere stato l’unico. Un altro ragazzo, Samuel Acquisto, è stato arrestato perchè avrebbe incitato Calvaruso a sparare. Fin dal primo momento, gli inquirenti hanno ipotizzato la presenza di almeno due o tre persone coinvolte nell’azione. L’obiettivo adesso è risalire ai complici e in particolare all’identità dell’uomo descritto dal testimone.